Cantamaggio

Cantamaggio, nato nel 1998 all’interno del progetto Errare Humanum Est, è un grande laboratorio teatrale residenziale, un momento di conoscenza in cui giovani tra i 14 e i 30 anni, provenienti da diverse parti d’Italia e d’Europa, si trovano a riflettere su temi di rilevanza sociale per conoscere frammenti di passato e presente.
Tre intense giornate di laboratorio, dal 29 aprile al 1° maggio, durante le quali i e le partecipanti danno vita ad una performance teatrale collettiva.
Una manifestazione che vuole creare occasioni di confronto collettivo e di condivisione, per riflettere su temi di rilevanza sociale e per conoscere e custodire la memoria non solo di ciò che è stato, ma anche dell’oggi e del futuro.

Cantamaggio è realizzato grazie alla collaborazione col Comune di Medicina (BO).

29 aprile – 1° maggio
Cantamaggio
Canto la Pace
 
 
Canto la pace che non è un mestiere, né una ideologia
PGR, Montesole
 
 
“Un mondo senza guerra è un’altra utopia che non possiamo attendere oltre a vedere trasformata in realtà. Dobbiamo convincere milioni di persone del fatto che abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile. Questo concetto deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l’idea della guerra divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell’umanità”.
Queste parole, pronunciate da Gino Strada nel 2015 davanti al parlamento Svedese per il conferimento del Right Livelihood Award, faranno da guida a questa edizione del Cantamaggio. Insieme a quelle di altre donne e di altri uomini che hanno scelto la professione medica per dedicarsi a chi vive in contesti di guerra, saranno il cuore della performance finale del laboratorio residenziale: Canto la pace.
100 ragazze e ragazzi daranno voce a piccole storie di pace. Storie di bambini e bambine, uomini e donne, che l’hanno cercata anche quando era sepolta nell’orrore della guerra.
Gli ottant’anni di pace vissuti dall’Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale non sono stati una casualità: uomini e donne hanno saputo indicare strade possibili per un mondo senza conflitti.

Ma la pace è un concetto fragile, tocca a noi ricordarlo per non darla per scontata.

Eventi aperti al pubblico

1° maggio h. 16.00 al Parco delle Mondine
Canto La Pace
performance corale di teatro, danza e canto
(Accesso libero)
 
* 29 aprile h. 21.00 al Magazzino Verde
I Shall Not Hate
documentario di Tal Barda che racconta la storia del primo medico palestinese a lavorare in un ospedale israeliano e della sua campagna globale per sradicare l’odio nonostante la tragedia che ha colpito la sua famiglia.
(Ingresso libero fino a esaurimento posti)
 
* 30 aprile h. 21.00 al Magazzino Verde
RAP (Requiem Al Poeta)
concerto con Pouria Jashn Tirgan e Emanuele Fantini.
(Ingresso libero fino a esaurimento posti)

 

Direttore artistico del Cantamaggio è Bruno Cappagli, con lui ad accompagnare le ragazze e i ragazzi in quest’esperienza ci saranno: Anna Albertarelli (coreografa), Jacopo Desiato (trainer, La Baracca – Testoni Ragazzi), Linda Tesauro (insegnante di canto, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna), Giada Ciccolini e Chiara Tomesani (La Baracca – Testoni Ragazzi), Flavio Panteghini (Pandemonium Teatro, Bergamo), Delfina Pevere (Wondering Project, Vicenza).
Il tema sarà introdotto da un incontro con la Scuola di Pace di Montesole.

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Per fornire pranzi e cene alle ragazze e ai ragazzi che partecipano a Cantamaggio, abbiamo scelto di collaborare con una realtà del territorio attenta all’ambiente e alla sostenibilità, in linea con le tematiche affrontate in queste ultime edizioni.
Pasto Nomade è una cucina vegetariana che utilizza ingredienti biologici e materie prime stagionali e locali, attenta a evitare spreco e a ridurre al massimo l’utilizzo di imballaggi non riutilizzabili.

Cronologia

2024 – Canto nudo – La moda insostenibile
Un tema urgente e divisivo: il fast fashion e le relative conseguenze sull’ambiente.

2023 – Canto climatico
Il cambiamento climatico e le sue conseguenze, per prendere l’iniziativa e andare in scena.

2022 – Canto con-tatto
La necessità del contatto fisico, della vita che si genera durante un laboratorio teatrale.

2021 – Canto d’arte, canto d’assenza
Una riflessione sulla della chiusura dei luoghi di spettacolo e del diritto alla cultura.

2019 – Canto Desaparecido
Una dedica a tutte quelle donne, a quelle madri, che con ostinazione lottano per la giustizia e per la vita dei figli e delle figlie.

2018 – Canto di lavoro
A vent’anni dalla prima edizione, un canto dedicato nuovamente a Iqbal Masih e a tutte le bambine e tutti i bambini sfruttate/i, schiavizzate/i e costrette/i a lavorare.

2017 – Canto da legare
Un racconto di follia e teatro, dedicato a Franco Basaglia e Franca Ongaro e alla loro battaglia per cambiare le condizioni delle strutture manicomiali.

2016 – Canto d’accoglienza
Una performance per raccontare il desiderio di salvezza e gratitudine che un profugo può e deve provare al suo arrivo in una terra straniera.

2015 – Canto clandestino
La vita da clandestini, il ritrovarsi nascosti, chiusi, prigionieri, la necessità di andarsene dalla propria terra per trovare lavoro e la nostalgia di casa.

2014 – Canto infranto
Dedicato a Carmela, morta suicida dopo aver subito uno stupro.

2013 – Canto di rivolta
La storia dei rifugiati palestinesi e del piccolo villaggio di Bayt Jibrin. Un posto vuoto, da cui la gente che vi abitava è stata cacciata, costretta a vivere in un campo profughi.

2012 – Canto disarmato
Il tema della disobbedienza civile, dell’obiezione di coscienza, partendo dalle parole di Don Milani raccontate da Francesco Milanese e da altri episodi di diserzione raccontati da Wu Ming 2.

2011 – Che vinca il migliore!… Ciò speremo de no!
Il valore etico racchiuso nello sport e il grande valore educativo e formativo che lo sport in generale possiede, ricordando che “L’importante è partecipare!”.

2010 – Canto clandestino
100 ragazzi e ragazze in scena per interpretare l’epopea di un gruppo di persone che attraversano clandestinamente deserti e mari.

2008 – Canta Libera Terra
Un percorso onirico e musicale, in cui parlare della mafia attraverso la metafora della vita di un campo di grano.

2007 – Canto di strada
La storia e le storie dei bambini e delle bambine di strada. Storie intrecciate, raccolte, di bambini rifiutati e gettati.

2006 – Marea Negra-Marea Nera
La necessità di preservare la nostra terra dall’inquinamento e, soprattutto, di prendersi cura di tutti i luoghi, di non considerarli mai altri.

2005 – 60 anni di pace?
Parlare di pace in modo attivo, quotidiano, non retorico, partendo dalla semplicità nei comportamenti, dalla conoscenza, dalla fratellanza.

2004 – Cantodacqua
Una storia di sopravvivenza, di difesa di un valore fondamentale come l’acqua. Una storia di conflitto raccontato attraverso il teatro, la danza e il canto.

2003 – Cantomigrante
Un racconto attraverso i segni neri del carbone e attraverso il teatro.

2002 – Canto di Resistenza
Il tema affrontato è quello di tutte le resistenze, in ogni luogo e in ogni epoca.

2001 – Cantominato
Nei conflitti di oggi più del 90% delle vittime sono civili. Migliaia di donne, di bambini, di uomini inermi sono uccisi ogni anno nel mondo. Molte di più sono le persone ferite e mutilate.

2000 – InCanto
Un appuntamento per non perdere la memoria del 1° maggio. Per ricordare e far ricordare che è una festa nata da uomini e da donne che hanno lottato e continuano a lottare per i diritti e la dignità dei lavoratori.

1999 – I topi e il diluvio
120 ragazzi provenienti da varie parti d’Italia e dalla Germania hanno parlato del rifiuto e della “diversità”.

1998 – Canto di lavoro
I fratelli maggiori cantano la difesa dei diritti dei loro fratelli minori nel mondo del lavoro.