Crediti
07-10-2024
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Scheda Completa
Si dice che i vecchi abbiano inventato la guerra perché avevano paura dei giovani. Forse è un modo di dire, ma pensiamo che non esista una frase altrettanto capace di descrivere in modo così efficace e sintetico, le ragioni di quell’evento inumano che è stata la Guerra Mondiale del 14-18, quando un’intera generazione europea di ventenni è stata mandata al massacro. In un mondo che non riesce ancora ad affrancarsi dalla guerra, ci sembra importante fermarci a parlare di quello che è stata la Grande Guerra, dopo aver contaminato le nostre idee adulte con quelle dei nove giovani artisti che portano in scena Il Piave mormorava.
Uno spettacolo, non una lezione di storia. Un racconto che parte da quell’evento brutale per riproporre i valori del pacifismo e della convivenza tra i popoli e le generazioni. Abbiamo cercato di farlo con un linguaggio semplice, corporeo, corale, che possa creare momenti di condivisione tra i giovani in scena e nel pubblico. Un racconto non conseguenziale: lo scoppio della guerra, l’interventismo, la paura, la vita di trincea, le dodici battaglie dell’Isonzo, gli shrapnel, gli aviatori, la diserzione, il Carso, l’ammutinamento, l’altopiano di Asiago, le decimazioni, la storia di una generazione che non può diventare adulta, e ancora l’Isonzo, il Tagliamento e il Piave, che mormora… Uno spettacolo che scorre attraverso parole non comuni lasciate per noi da chi quella guerra l’ha vissuta. Sono quelle delle straordinarie poesie di Ungaretti, delle Canzoni popolari e quelle di tre romanzi pacifisti unici, che hanno saputo raccontare quello che i testi di storia forse hanno lasciato solo intravvedere: Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu, Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque, Uomini in guerra di Andreas Latzko.
Durata: 60’
Date di rappresentazione
Spettacolo già rappresentato presso